La storia del bollettino interparrocchiale

Comunità in cammino

 

I frati Cappuccini sono presenti in Leventina da oltre quattro secoli. Il Convento, che invitiamo a visitare previo appuntamento, è infatti stato edificato a partire dal 1607. Quando arrivarono in Leventina il Clero della Valle ebbe a lagnarsi per paura che avrebbero portato via le loro prebende. Praticamente in ogni villaggio c’era un sacerdote, oggi sarebbe impensabile e improponibile. Vennero assicurati dalle competenti Autorità ecclesiastiche che i frati non avrebbero svolto il ruolo di parroci. Ma la storia decise altrimenti.

I frati hanno vissuto la loro vita conventuale classica ed hanno svolto per molto tempo un servizio ausiliario nelle Parrocchie (predicazione, confessioni, supplenze). Dall’inizio il Convento aveva una scuola annessa, per i frati prima e poi aperta a ragazzi e ragazze. Il Ginnasio dei Cappuccini di Faido fu chiuso negli anni settanta: erano diminuiti i frati insegnanti e lo Stato grazie all’ideologia liberale-radicale non aiutava le scuole private quasi tutte cattoliche. Ora la struttura che fu Seminario serafico ospita l’Ostello Cappuccini ideale per gruppi di giovani, famiglie, scuole o compagini sportive. Soltanto a partire dal ‘900 i frati hanno iniziato ad occuparsi delle Parrocchie circostanti. Due le ragioni: diminuzione degli effettivi tra il Clero, ma anche un buon calo di numero degli abitanti e di riflesso dei fedeli. Il fenomeno continua pure oggi. Più o meno contemporaneamente all’inizio del servizio dei frati come economi spirituali, così si diceva allora, nacque l’esigenza di dotarsi di uno strumento per comunicare con i fedeli. Il periodico era rivolto alle diverse Parrocchie, che i Padri man mano assumevano alla partenza dei preti secolari.

Si volle da subito chiamare Comunità in cammino ed il primo numero apparve a ottobre del 1975. Avremo modo di ricordarne il mezzo secolo di vita nel 2025. “Se ga sém ammò!”…

Il titolo è da leggersi con due accezioni. Al plurale perché indica le tredici Parrocchie per il momento ancora presenti sul territorio, al singolare in quanto indica la comunità credente, che si va formando al di là degli orticelli campanilistici ormai a fine corsa.

Negli anni abbiamo cercato di rendere accattivante e corposo Comunità in cammino limitandoci a due uscite l’anno (Pasqua e Natale). Questo anche perché settimanalmente proponiamo un dettagliato programma ufficiale delle celebrazioni e una serie di informazioni fruibili su vari canali (albi parrocchiali, computer, telefonino, ecc…). Questo è stato reso possibile grazie alla collaborazione dei frati, dei fedeli e di tante altre persone. Non da ultimo ringraziamo i collaboratori della Tipografia Dazzi di Chironico. Insieme a loro è nata l’idea di tentare il tuffo nella rete ed eccoci sul web, bentrovati! Naturalmente per il momento continueremo a pubblicare anche il cartaceo che molti conservano con piacere. Siamo più fortunati del nostro predecessore Prevosto di Faido – don Cesare Biaggini – che una volta ebbe a lamentarsi che il suo bollettino parrocchiale (“La squilla; solo per Faido!) era andato a finire come supporto per il pentolino del caffè!

I frati